In una disciplina sportiva dove il salto viene considerato uno degli aspetti fondamentale, come può essere nella pallavolo o nel basket, è necessario che l’attenzione dei tecnici sia altissima nei riguardi di questo movimento tecnico che richiede qualità elastiche gestite ad elevati livelli di potenza.
Spesso, per la paura di non riuscire ad allenare al massimo il salto, i tecnici incominciano a far saltare i propri atleti fino dalle prime sedute di allenamento, sottoponendoli così ad un numero sollecitazioni, sia a livello muscolare che a livello articolare, ben superiori a quello che i loro fisici possono assorbire, rischiando così fin da subito infortuni gravi all’articolazioni del ginocchio o sovraccarichi strutturali dovuto all’alto numero di salti nella zona lombare della schiena.
Per questo da almeno una decina di stagioni, i preparatori fisici di Preparazione Fisica Education, sono soliti svolgere le prime sedute di allenamento con il salto in piscina. Dando così una corretta progressione sul numero di salti e di tipologie di atterraggio.
L’acqua ancora più della sabbia, gioca un ruolo fondamentale sia nella fase concentrica (spinta) del salto, sia nella fase eccentrica (atterraggio), ancor di più se dovesse avvenire in modo monopodalico.
La capacità dell’acqua di opporre una resistenza nella fase eccentrica è senza dubbio allenante, ma la possibilità di galleggiamento che offre nella fase eccentrica, rendendo la ricaduta decisamente meno traumatica è l’aspetto fondamentale su cui si basano gli allenamenti di salto in piscina.
Questo aspetto ci permetterà dunque di poter allenare la squadra ad altissima intensità fin da subito senza influire in modo sostanzioso sui sovraccarichi strutturali delle articolazioni maggiormente interessate. E’ di facile intuizione che più l’acqua è alta, maggiore sarà la fatica nella fase di stacco e minore l’impatto a terra nella fase di ricaduta.
Abbiamo quindi pensato di inserire all’interno di questo articoli due video ben distinti:
– il primo con una seduta completa di allenamento in acqua,
dal riscaldamento alla fase dei salti, con sovraccarico (FLUIBALL) o senza.
– il secondo composto da due semplici esercizi:
a) spinta caviglie e torsioni del busto durante la fase aerea
b) superserie di esercizi di salto composto da :
– Salti con Manubri Galleggianti
– Salti Massimali a corpo libero.
L’intensità e il numero di esercizi va programmato all’interno della vostra progressione.
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