Con la nascita della sezione ePhysio, introduciamo una nuova figura, che ci accompagnerà alla scoperta di tutto quanto è legato alla Fisioterapia nel mondo dello sport. Si tratta di Giovanna Malchiodi, 27 anni, ex giocatrice di volley (per quasi 20 anni, con le maglie di Omegna Pallavolo, RosAltiora, Volley Desio (MB), Cermenate (CO) e New Team (Novara), arrivando fino alla B2) e beach volley (due partecipazioni alle finali nazionali Cat. U21 come rappresentante del Piemonte. In rappresentanza del CUS Milano ha partecipato anche alle Finali Nazionali Universitarie) prima di laurearsi, a pieni voti, in Fisioterapia presso l’università Amedeo Avogadro di Novara. Attualmente, Giovanna è anche Laureanda in Scienze Motorie e Sport presso l’Università San Raffaele di Milano ed è iscritta al Master in Terapia Manuale e Osteopatia a Milano.
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Il lavoro di Giovanna, per quel che concerne la fisioterapia, non si limita al solo sport: «Dal gennaio 2013 – spiega – svolgo attività come libera professionista presso iPhysio, studio fisioterapico situato a Mergozzo (VB) di cui sono titolare. Sono anche socio e Ceo di Preparazione Fisica Education, per il quale mi occupo della sezione fisioterapica del progetto, attraverso la redazione di articoli e veri e propri corsi sugli aspetti preventivi e fisioterapici nei vari sport». Poi c’è lo sport: «È il secondo anno che collaboro con Igor Volley, primo anno nella massima serie. Nella passata stagione estiva ho ricoperto il ruolo di fisioterapista con il “Novara Baseball”, categoria IBL 1 (serie A) e con loro ho girato l’Italia approfondendo il trattamento della spalla».
Passando a parlare del ruolo del fisioterapista nello staff di una squadra, ci spieghi in maniera più approfondita il tuo ruolo? «In pratica il fisioterapista funge da “collante” tra lo staff medico (composto da Medico, coordinatore e dagli altri fisioterapisti) e staff tecnico (allenatori, preparatore atletico, scoutman). Il ruolo primario è la comunicazione dello stato di salute delle singole giocatrici in modo proporre le terapie più adatte e fornire un lavoro tecnico appropriato. Cosa faccio? Massaggi, Terapie Manuali, Bendaggi, Applicazione Kinesio Taping, Mobilizzazioni, Terapie Fisiche (TecarTerapia, Laser, Ultrasuoni), Riatletizzazione, prevenzione, lavoro in acqua, recupero post infortunio e post operatorio in sportivi e non solo».
Un elenco davvero lunghissimo. Spesso si pensa, sbagliando, che il fisioterapista serva solo a “riparare” i danni derivanti da traumi diretti o indiretti, quasi fosse una specie di “carrozziere” del corpo umano. Invece, a quanto pare, non è così: «Assolutamente, il nostro ruolo è decisamente più ampio, soprattutto in ambito sportivo: lavoriamo prima, durante e dopo l’attività stessa. All’inizio dell’anno tutte le giocatrici sono sottoposte ad approfondite visite mediche. Il compito del fisioterapista, in collaborazione con lo staff medico e col preparatore atletico è di predisporre un programma specifico per l’atleta in questione proponendo esercizi adatti. Per esempio se ai test iniziali rileviamo uno squilibrio muscolare a livello dei muscoli della scapola (problematica comune nei giocatori di pallavolo, a qualsiasi livello, ndr), sarà il fisioterapista che aggiungerà alla scheda pesi svolta dalle ragazze, degli esercizi specifici per evitare che lo squilibrio muscolare rilevato, seppur inizialmente asintomatico, porti a problematiche alla spalla durante la stagione agonistica. Anche durante l’anno la collaborazione con il preparatore atletico risulta di primaria importanza: la gestione dei carichi di lavoro e degli esercizi da proporre risulta continuamente valutata da entrambe le figure».
Il tutto nell’ambito di una collaborazione quotidiana e diretta con l’allenatore: «È fondamentale, così come quella con gli altri membri dello staff medico. Con il tecnico ci si confronta quotidianamente su diversi aspetti, anche quantificando il numero di salti che una giocatrice può effettuare al rientro da un infortunio agli arti inferiori o proponendo lavori di tecnica durante la riatletizzazione post infortunio».
Ringraziando Giovanna per la disponibilità e per le risposte esaustive, diamo appuntamento a lei e a tutti i lettori alle prossime “puntate” del progetto ePhysio in cui, grazie alla sua esperienza e preparazione, affronteremo diverse tematiche importanti legate appunto alla Fisioterapia e alle sue applicazioni concrete.
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