Gli arti inferiori sono senza dubbio la colonna portante dell’attività fisica dello sciatore. Il loro potenziamento risulta fondamentale sia sotto l’aspetto preventivo, sia sotto l’aspetto prestazionale. Allo stesso tempo però viene promossa una normale attività di fitness come ginnastica presciistica con esercizi che nulla hanno a che vedere con lo sci moderno.
Lo sciatore, sia quello occasionale della domenica, che quello agonistica fino in giovane età avrà la necessità di un potenziamento mirato a quelli che saranno poi gli angoli e i carichi di lavoro che troverà sulle piste. Se la velocità di discesa in sala pesi è pressoché impossibile riprodurre, gli angoli e i carichi di lavoro si potranno avvicinare moltissimo a quelle che sono le caratteristiche della discesa.
Per questo lo staff di Preparazione Fisica Education propone tre nuovi esercizi da inserire all’interno del programma di potenziamento specifico per lo sci.
Le caratteristiche di tutti e tre i gli esercizi proposti:
– Spinte Monopodaliche
– Appoggi con scivolamenti grazie ad un piccolo monopattino.
Se la prima caratteristica è facilmente intuibile, la scelta di inserire sempre un elemento di scivolamento servirà all’atleta ad entrare subito nell’ottica che i suoi due arti inferiori dovranno essere indipendenti, cioè potranno muoversi in modo totalmente casuale, proprio come potrebbe accadere sulle piste dove gli appoggiano sempre su due superfici diverse che spesso nascondono diverse difficoltà.
1. Squat Monopodalico in appoggio al Muro
La possibilità di far appoggiare l’atleta ad una Palla Psicomotoria gli permetterà di raggiungere angoli di lavoro che senza supporto potrebbero essere proibitivi, inoltre la scelta di far scivolare la gamba non in appoggio è per dare ulteriore difficoltà non necessitando quindi di grandi sovraccarico anche per gli atleti più esperti.
2. Spinta su Piano Inclinato in appoggio monopodalico
Molto spesso le sollecitazioni maggiori sugli arti inferiori vengono affrontavate in una fase di curva, in cui la forza centrifuga, la velocità di discesa e l’oncologo di curvatura portano al limite le strutture muscolari che devono mantenere il completo controllo anche dopo i 60 secondi di gara ad altissima velocità. Sarà quindi opportuno inserire nel programma di allenamento un qualcosa che simuli il più possibile la situazione. Anche in questo caso abbiamo fatto il modo che il piede non in appoggio potesse svolgere un movimento di scivolamento al punto tale che non possa dare nessun tipo di appoggio all’arto inferiori portante.
3. Scivolamento laterale in condizione di precario equilibrio
L’ultimo esercizio è inserito nell’ottica di migliorare il controllo in fase di accosciata laterale con un grosso interessamento dei muscoli adduttori. Questi muscoli giocano un ruolo fondamentale per la fase di tenuta sopratutto in situazioni di equilibrio precario come potrebbe essere ben simulato in appoggio monopodalico su skimmy.
Ecco il video dell’allenamento:
Lo sci non è soltanto il divertimento della domenica, ma è una vera e propria disciplina sportiva che necessita di una preparazione fisica mirata e di livello.
La possibilità di lavorare con angoli sempre molto vicini a quelli che poi verranno utilizzati in allenamento o in gara sulle piste diventa ormai sempre più una priorità, tanto da provare a simulare l’intera gara in 3D come fanno gli atleti della Nazionale Americana .
L’alternanza di fasi dinamiche a quelle isometriche , prevede che l’atleta riesca a mantenere gli stessi angoli di lavoro durante tutta l’esecuzione dell’esercitazione.
ecco il video…
L’esercizio può essere eseguito con l’ausilio del materiale elastico acquistabile qui
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L’importanza di una preparazione muscolare prima di tornare sulle piste è fondamentale per ovviare a spiacevoli inconvenienti come infortuni che spesso possono capitare. L’impossibilità di seguire una scheda di programmazione fisica specifica e un dettagliato programma di allenamento spesso fa desistere il 90% degli sciatori occasionali a eseguire un buon logoro preventivo
Ma nel caso dell’atleta nel video, che è nella fase di recupero dell’infortunio al LCA ( Legamento Crociato Anteriore), dovrà cercare di mantenere l’equilibrio in una fase di controllo monopodico su elemento propriocettivo.
L’equilibrio gioca un fattore determinate sulla sciata e sulle possibile concause dell’infortunio.