La vista è tra i 5 sensi quello più importante per uno schermidore ma non è il solo che viene utilizzato.
E’ fondamentale ma quando le lame sono a contatto non è il primo senso che aiuta lo schermidore.
Sentire la pressione della lama avversaria sulla propria è requisito fondamentale per chi fa scherma.
Percepire attraverso la lama e l’impugnatura cosa stia facendo il proprio avversario permette di leggerne le intenzioni e anticiparlo.
Ad esempio una pressone sulla nostra lama ci può avvisare non solo di un imminente attacco ma anche di come questo attacco viene portato.
Per questi motivi è necessario sviluppare queste sensazioni durante l’allenamento, sia in lezione con il maestro magari anche attraverso l’esecuzione di semplici azioni ad occhi chiusi, sia durante la preparazione fisica attraverso, ad esempio, esercizi come quelli proporsti nel video.
L’esercizio:
Nel video gli atleti lavorano a coppie uno di fronte all’altro in guardia. I due sono in contatto attraverso la mano.
Uno dei due, quello che esegue l’esercizio, sta inizialmente ad occhi chiusi.
Quando l’altro decide parte all’indietro staccando quindi la mano da quella del compagno che dovrà aprire gli occhi e cercare di ripristinare il contatto inseguendo con i passi avanti prima di arrivare a metà pedana.
L’esercizio richiede una notevole concentrazione (che per forza di cose si sposta tutta sul contatto tra le mani) rapidità, reattività ed esplosività nel tentare di raggiungere il compagno in tempo.
A questi elementi fisici si aggiunge anche quello più schermistico” e cioè il concetto generale di finta. Come si vede nel video i ragazzi fintano la partenza modificando leggermente la pressione sulla mano del compagno per metterlo in difficoltà.
Atleti nel video:
Marco, Sara, Riccardo, Alessandro, Alice, Caterina, Aimo, irene
Società Chiti Scherma Pistoia: https:if_//facebook.com/SchermaPistoia
Maestri: Anna Ferni e Federico Bortolini
Atleti: Claudio e Aimo, under 20
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La scaletta è utilizzata per la preparazione fisica di moltissimi sport per migliorare le capacità coordinative e
la rapidità degli arti inferiori.
Può essere usata in vari modi, come riscaldamento o anche come strumento per migliorare la tecnica specifica del passo avanti/indietro e dell’affondo.
In questi esercizi gli atleti devono effettuare spostamenti tecnici di gambe scherma all’interno dei gradini della scaletta.
L’atleta effettua un doppio appoggio sul posto, un doppio appoggio con il passo avanti, un mezzo affondo, un affondo e rientro in guardia cercando la precisione nell’appoggio dei piedi all’interno della scaletta. L’esercizio richiede coordinazione, equilibrio e gestione perfetta dei piedi.
In particolare l’appoggio del piede anteriore deve avvenire con la precedenza del tallone rispetto alla pianta.
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Maestri: Anna Ferni e Federico Bortolini
Atleti: Claudio e Aimo, under 20
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La resistenza e la resistenza alla velocità sono la stessa cosa?
La resistenza è quella capacità fisica che permette di sostenere un determinato sforzo il più a lungo possibile. Tale abilità rispecchia l’efficienza dei sistemi energetici implicati nell’esecuzione del gesto motorio; per essere eseguito, infatti, qualsiasi movimento richiede una certa quantità di ATP (moneta energetica dell’organismo) distribuita in un certo lasso di tempo. Avere più energia a disposizione significa mantenere più a lungo lo sforzo senza cali prestativi; in poche parole, energia è sinonimo non solo di potenza, ma anche di resistenza. Pensiamo, ad esempio, ad un maratoneta: egli avrà bisogno di un flusso elevato e costante di ATP in un arco di tempo piuttosto lungo (3-4 h); al contrario, un centometrista necessita di una massiccia quantità di ATP in un tempo estremamente ridotto (10 secondi circa). Riguardo a quest’ultimo, sappiamo che dopo la partenza dai blocchi raggiunge la massima velocità nel giro di 40 metri circa, dopodiché deve cercare di mantenerla fino al traguardo; deve quindi resistere allo sforzo. Questo banale esempio ci fa capire come esistano tantissime forme di resistenza e di conseguenza vari metodi per allenarla.
Sezione presa da http://www.my-personaltrainer.it
ma quindi la Resistenza alla Velocità che cos’è?
“….È quella capacità che permette di mantenere costanti, il più a lungo possibile, elevati livelli di velocità di corsa…..“ Carlo Vittori.
Il processo energetico di conseguenza è di tipo anaerobico alattacido che è il più potente per eccellenza.
Il calo di prestazione che notiamo specialmente alla fine delle prove di velocità, è dovuto all’impossibiltà del sistema nervoso centrale di sostenere a lungo sforzi di elevata intensità e frequenza e non dal sistema energetico.
Nella corsa veloce per resistenza alla rapidità s’intende la capacità di riuscire a mantenere, per un lungo periodo, la fase della coordinazione rapida, ovvero della massima velocità. Weineck (1992)
RESISTENZA ALLA RAPIDITÀ = RESISTENZA ALLA VELOCITÀ
Veniamo ora all’Esercizio proposto da Società Chiti Scherma Pistoia
Si dispongono dei segnali a terra a formare una croce. L’atleta parte dal centro e al via deve scattare raggiungendo i quattro segnali tornando sempre al centro della croce prima di raggiungere il segnale successivo.
L’esercizio pur essere eseguito in vari modi a seconda delle finalità.
Velocità e cambi di direzione: viene dato il via ogni 10-15″ in modo che l’atleta possa recuperare tra un’esecuzione e l’altra. Si richiede la massima intensità ad ogni esecuzione. In questo video l’esercizio viene eseguito usando la corsa.
Resistenza alla velocità: l’atleta deve ripetere gli spostamenti al massimo della velocità possibile per un tempo prefissato. Ad esempio 3 minuti (durata di una frazione di un incontro).
Nel video viene eseguito con gli spostamenti tecnici di gambe
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Maestri: Anna Ferni e Federico Bortolini
Atleti: Claudio e Aimo, under 20
La fleche è un gesto tecnico che permette di coprire una distanza maggiorre dell’affondo. Richiede l’anticipo del braccio rispetto alle gambe ma allo stesso tempo necessita di una forte spinta degi arti inferiori in particolar modo della gamba anteriore.
In questo video gli atleti saltellano sul posto e al via scavalcano la corda con un salto all’indietro per poi partire immediatamente in fleche oppure, come si vede nella parte di dettaglio del video, prima dello scavalcamento effettuano skip basso dalla guardia per allenare anche la reattività degli appoggi e il cambio di ritmo.
E’ importante dare il giusto tempo di recupero tra un’esecuzione e l’altra in modo da poter esprimere sempre il massimo della forza possibile.
Coordinazione oculo-manuale con movimenti tecnici. L’esercizio richiama alcuni concetti base della scherma: precedenza di punta, stretta in tempo, scelta di tempo. L’atleta esegue un passo avanti affondo lanciando la pallina contro il muro e deve cercare di riprenderla prima che il piede anteriore tocchi terra sull’affondo (precedenza di punta) o comunque adattandosi ai possibili rimbalzi e traiettorie della pallina.
Capacità sviluppate:
-calcolo della traiettoria
-adattamento alla situazione
-precedenza di punta
-stretta in tempo (stringere la pallina al momento dell’impatto)
Nella versione con la corda la difficoltà aumenta perché l’atleta deve scegliere il tempo per passare dentro la corda (evitare la parata) e per ritornare alla posizione iniziale senza farsi toccare.
In collaborazione con:
Anna Ferni
–Maestra responsabile di sala della Chiti scherma Pistoia dal 2002 ed attualmente in carica
–Maestro di staff della nazionale U-20 e U-17 dal 2007
–Docente di spada ai corsi per istruttori refionali (primo livello)
Carriera Agonistica
Prima categoria nazionale di spada, titolare nella Nazionale assoluta fino al 2000
– Vincitrice di 12 titoli Italiani di categoria
– Campionessa Italiana assoluta (Bolzano – 1997)
– 3°class. ai Campionati Europei assoluti (Danzica- 1997)
– 3° class. ai Campionati mondiali under 17 (Koblenza – 1989)
– 1°class. in Coppa del mondo under 17 (1989)
– 8° class. Coppa del Mondo under 20 (1991)
– Partecipazione alle Universiadi (Catania – 1997) e (Palma Di Maiorca – 1999)
Federico Bortolini
– Maestro al Club Scherma Empoli 2005-2010
– Gruppo sportivo aereonautica militare di Roma, 1999-2000
– extra sport, programmatore software
– Maestro alla Chiti Scherma Pistoia dal 2011 e attualmente in carica
Carriera agonistica:
– prima categoria nazionale di spada, componente squadra under 20 italiana
– pluricampione regionale
– campione italiano 2 categoria, 1995
– vincitore 2a prova nazionale U20, 1996
– plurifinalista campionati italiani categorie U17, U20, assoluti