Come spesso accade si da per certi che il nostro atleta abbiamo tutte le qualità fisiche possibili per svolgere al massimo un determinato gesto tecnico, ma spesso con una attenta analisi possiamo osservare che il gesto ha subito notevoli modifiche di adattamento dovute alla mancanza di alcune capacità fisiche indispensabili.
E’ opportuno quindi creare dei presupposti motori che permettano al nostro atleta di arrivare a costruire passo dopo passo il gesto tecnico corretto. Proprio per questo abbiamo cercato di sintetizzare in un video quali potrebbero essere i concetti basi su cui lavorare per migliorare il cambio di direzione.
Dal calcio al volley, dal basket al rugby passando per la scherma e gran parte degli sport situazionali, la capacità di accelerare e di decelerare in brevi spazi e con angoli sempre più proibitivi sta diventando una priorità di quello che si può definire nuovo modello prestativo. La corsa in linea è stata ormai abbandonata per lasciare spazio a esercitazioni più vicine a quello che succederà sul campo durante la fase di gioco.
Ecco i 10 esercizi proposti per migliorare i cambi di direzione:
I primi quattro esercizi possono essere definiti di riscaldamento, non hanno nessun scopo se non quello di una attivazione neuromuscolare profonda sul comparto degli arti inferiori e della zona core.
1 – Riscaldamento su Elemento Instabile Skimmy con l’utilizzo della LoopBand.
gli spostamenti generati dall’arto non in appoggio indurrà l’atleta ad una continua ricerca di una posizione di equilibrio statico.
Nel primo esercizio l’atleta esegue delle oscillazioni intero posteriori con l’arto non in appoggio.
2 – Riscaldamento su Elemento Instabile Skimmy con l’utilizzo della LoopBand laterale
nella stessa identica situazione l’atleta dovrà eseguire delle oscillazioni laterali, in modo da destabilizzare la parte priopriocettiva in continuo riassetto.
3- Riscaldamento su Elemento Instabile Skimmy con passaggio al compagno
onde evitare che i nostri atleti non prestino attenzione durante fase di riscaldamento è necessario fin da subito inserire il pallone e degli obbiettivi che permettano loro di lavorare a buona intensità fin dai primi minuti di allenamento. In questo caso mantenendo l’equilibrio il nostro atleta dovrà passare la palla al compagno per un numero di volte stabilito dal tecnico senza appoggiare il piede a terra.
4. Allenamento su Elemento instabile e FluiBall® con elemento di conduzione palla da calcio.
Mantenendo un assetto simile all’esercizio precedente l’atleta dovrà mantenere l’equilibrio durante una conduzione palla in continua instabilità generata dall’elemento propriocettivo e dalla FluiBall® (palla zavorrata riempita con fluido) che genererà una discreta instabilità sia sul piede di appoggio che sul piede di conduzione palla.
5. Affondi Frontali e Contropiegate con FluiBall®
Primi di aumentare l’intensità generato dal cambio di direzione è necessario ache il nostro atleta abbia delle capacità di forza migliorabili in sala pesi e con esercizi sul campo con piccoli sovraccarichi. Anche in questo caso la FluiBall® avrà il compito di destabilizzare continuamente l’assetto del nostro atleta che eseguire dei semplicissimi affondi e contropiegate con torsione.
6. Balzi in progressione con FluiBall®
Cercando di aumentare l’intensità chiederemo al nostro atleta di effettuare dei piccoli balzi con arrivo monopodalico in fase di torsione. L’accelerazione generata dal Fluido all’interno della palla ha lo scopo di creare un sovraccarico dinamico che non influisca negativamente sull’apparato muscolo-scheletrico.
7. Balzi Laterali con FluiBall®
con lo stesso identico principio, ma con un intensificazione della richiesta muscolare e di controllo della parte della zona core e dell’arto inferiori, il nostro atleta eseguirà dei balzi con stacco bipodalico e arrivo monopodalico sempre con la complicità della sua FluiBall®
8. Attivazione sul campo con la Palla da calcio
Finita la parte prettamente atletica, sarà possibile incominciare a lavorare su quelli che possono essere definiti elementi tecnici come il passaggio. Creando così una progressione didattica in modo da portare l’atleta ad essere pronto a svolgere gli ultimi due esercizi al massimo delle sue potenzialità.
La richiesta di effettuare il passaggio sempre con un piede è dovuta dalla scelta del tecnico di enfatizzare la fase di decelerazione e stabilizzazione dell’arto d’appoggio durante il passaggio al compagno.
9. Accelerazione e Decelerazione con il recupero della palla nel campo da calcio
Cercando di dare un ritmo decisamente sostenuto l’atleta dovrà effettuare delle continue accelerazione e decelerazioni nel recupero della palla prima di alcuni spazi delimitati in questo caso dalla linea bianca. Il numero massimo di ripetizioni è in verità l’unico elemento che il tecnico dovrà valutare, onde evitare di allenare sotto la soglia della massima capacità reattiva.
10. Cambi di direzione con spostamento
Ultimo esercizio proposto sarà quello più vicino a quello che solitamente i nostri atleti si troveranno a fare sul campo. Da una condizione semi statica dovranno effettuare una ripartenza nella direzione della palla nel minor spazio possibile. La capacità del singolo calciatore sarà quella di poter riprodurre la stessa intensità di spostamento per un numero di volte deciso dal tecnico.
Tutte le attrezzature viste sul video e utilizzate dal nostro staff
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